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Mafia. Napolitano a Palermo: “Non si esclude ritorno a stragismo”

stele_strage_capaci20090523_112511_D175B635_mediumPALERMO – “Non è escluso il ritorno allo stragismo”. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano è giunto a Palermo per ricordare la strage di mafia avvenuta 20 anni fa a Capaci. Il presidente della Repubblica dal carcere dell’Ucciardone ha detto che “non possiamo escludere la violenza di stampo stragista”. Stamani sono arrivate nel porto di Palermo le due navi della legalità provenienti da Civitavecchia e da Napoli con a bordo migliaia di studenti di tutta Italia. Ad accoglierli centinaia di ragazzi. In aria sono state lanciate decine di palloncini tricolori. Ad aprire il corteo una barca a vela interamente realizzata dall’istituto Nautico di Palermo e dedicata a Francesca Morvillo. Sulle navi le gigantografie di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.

«C’e stato un periodo fosco e c’e ancora molto da fare – ha detto Leonardo Guarnotta, presidente del tribunale di Palermo – ma forse siamo alla fine del tunnel grazie anche all’impegno dei magistrati di Caltanissetta che indagano sulle stragi. Questi ragazzi qui oggi che nel 1992 non erano ancora nati ci ricordano che bisogna avere la dignità di essere cittadini e non sudditi». Tanti gli striscioni preparati dagli studenti, su uno si legge: ‘Benvenuti a casa nostrà. E tanti cori fra i quali spicca: «Palermo è nostra e non di Cosa Nostra».

MONTI NEL GIARDINO DELLA MEMORIA Il premier Mario Monti è giunto nel giardino della memoria di Ciaculli, a Palermo, per rendere omaggio alle vittime della mafia nel giorno del ventennale della strage di Capaci, in cui furono assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Con Monti sono presenti il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il capo della polizia Antonio Manganelli.

IL PREMIER: “MAI STANCARSI DI CERCARE LA VERITÀ” «Non c’è alcuna ragione di Stato che possa giustificare ritardi nell’accertamento dei fatti e delle responsabilità. L’unica ragion di Stato è la verità». L’ha detto il premier Mario Monti intervenendo alla cerimonia nel giardino della memoria delle vittime di mafia, riferendosi alle indagini sulle stragi di Capaci e di via d’Amelio. Monti ha affermato che «non bisogna mai stancarsi di trovare la verità». E bisogna farlo «per le vittime della mafia, per i familiari, per gli onesti, per i cittadini e per dare la speranza ai nostri figli». «Sulle stragi di Falcone e Borsellino in questi anni sono emersi particolari che hanno fatto rivedere sentenze e pezzi mancanti che devono essere cercati fino in fondo». L’ha detto il premier Mario Monti parlando nel giardino della memoria delle vittime di mafia nel ventennale della strage di Capaci.

SU NORME ANTIMAFIA C’È IMPEGNO GOVERNO «Il parlamento ha recentemente varato una prima riorganizzazione della normativa antimafia, ma è un lavoro che non si è completato. Su alcuni punti c’è l’impegno del governo ed è in stato avanzato». L’ha detto il premier Mario Monti parlando alla cerimonia per il ventennale della strage di Capaci, a Palermo.

PROFUMO E GRASSO CON IL CARTELLO: “SIAMO TORNATI PER NON DIMENTICARE” «Siamo tornati per non dimenticare» recita il cartello che all’uscita del portellone della nave era sostenuto tra gli altri dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Ad accogliere gli studenti arrivati da tutta Italia a Palermo le autorità cittadine, ma la pioggia battente ha ridotto al minino indispensabile i saluti di benvenuto. La prima tappa sarà stamane l’aula bunker dell’Ucciardone dove è in programma il momento istituzionale della manifestazione organizzata per celebrare il ventennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Subito dopo il programma prevede due cortei fino all’albero di Falcone.

PROFUMO INCONTRA I COMPAGNI DI MELISSA SULLA NAVE DELLA LEGALITÀ «Ho incontrato sulla nave le compagne di Melissa Bassi. Nei loro occhi c’è una profonda tristezza, ma nello stesso tempo hanno capito che la guerra psicologica che era stata lanciata per dividere i deboli dai più forti è stata sconfitta grazie alla scuola che è luogo di democrazia dove tutti stanno insieme». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, appena sbarcato dalla nave della legalità che da Civitavecchia ha raggiunto questa mattina Palermo per il ventennale della strage di Capaci. «Ora che hanno capito questa cosa si sentono forti, hanno fatto iniziative importanti – ha proseguito – e le faranno anche nei prossimi giorni. Mi hanno chiesto di essere vicini a loro, vogliono sentire che lo Stato li ascolta, che è con loro in questo momento complicato».

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