Roma, 31 marzo
La recente circolare INPS sui nuovi trattamenti pensionistici delle forze di polizia ad ordinamento civile, comprende unicamente le pensioni maturate dal 1° gennaio 2022, escludendo il diritto alla corresponsione degli arretrati quinquennali previsto invece per le forze di polizia ad ordinamento militare creando, a tutti gli effetti, una disparità di trattamento.
In legge di bilancio 2022 era stato equiparato il trattamento pensionistico delle Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare prevedendo anche uno stanziamento a copertura degli oneri.
Ho depositato un’interrogazione al Ministero dell’Interno perché con la recente circolare INPS si attua una nuova e inaccettabile differenziazione tra il trattamento pensionistico dei militari e quello civili, nonostante siano tutti inquadrati sotto lo stesso comparto di sicurezza e difesa.
Con quest’ultima differenziazione ai danni delle forze di polizia ad ordinamento civile, si va a discriminare una parte molto significativa di chi si mette a servizio dello Stato sacrificando anche la propria incolumità per garantire la sicurezza dell’intera società.
Lo dichiara, in una nota, Manuel Tuzi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio
34 anni, romano, Manuel Tuzi è un Portavoce del MoVimento 5 Stelle eletto alla Camera dei Deputati il 4 marzo 2018. Attivista del M5S fin dagli albori del 2013, laureato in Medicina e Chirurgia generale e specializzato in medicina dello sport.
Fa parte della Commissione VII (Cultura, Scienza e Istruzione) ed è primo firmatario della legge sul diritto allo studio e relatore della proposta di riforma dell’accesso universitario.
A novembre 2018 viene nominato Vicepresidente della bicamerale “Comitato parlamentare Schengen, Europol e immigrazione”, forte della passione e delle esperienze in campo sociale vissute prima dell’elezione.