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Dopo l’incontro di oggi con il Ministro dell’interno Adesso è tutto chiaro: mobilitazione

Nel pomeriggio di oggi, 22 giugno 2010, si è tenuto il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato ed il Ministro dell’interno, il quale ha aperto la riunione comunicando che la soppressione della diaria per le missioni all’estero è frutto di un malinteso tra il Ministro dell’economia e finanze ed i funzionari del Tesoro.

Maroni ha spiegato che in Consiglio dei Ministri aveva chiesto ed ottenuto da Tremonti l’impegno ad escludere del tutto dal taglio alle missioni il Comparto sicurezza: secondo il titolare del Viminale la disposizione impartita da quello di via XX settembre ai suoi tecnici è stata da questi ultimi male interpretata, ma si è detto certo che nel maxiemendamento che egli prevede il Governo presenterà al Senato, la diaria per le missioni all’estero verrà ripristinata.
Viceversa, riguardo alle problematiche relative al trattamento economico del personale, l’On. Maroni ha comunicato di aver concordato con il Ministero della difesa una serie di emendamenti che al Senato verranno però presentati non dal Governo, ma da singoli o gruppi di Senatori, aggiungendo di non avere alcuna certezza in merito all’eventuale accoglimento.
Sul mancato rinnovo del contratto di lavoro 2008/2009, scaduto il 31 dicembre 2007, il Ministro ha infine comunicato di non aver riconvocato entro lo scorso mese di febbraio i sindacati, così come aveva promesso nella riunione del 12 gennaio precedente, perché non gli era stato possibile trovare risorse ulteriori da aggiungere a quelle già previste dalla Finanziaria 2010.
Il Sindacato di Polizia, pur apprezzando l’onestà intellettuale del responsabile dell’Interno nell’esprimere le proprie posizioni riguardo alla manovra ed al contratto, ha manifestato il proprio fermo dissenso rispetto alla sua mancata assunzione di responsabilità, in qualità di esponente del Governo, rispetto al trattamento economico fondamentale di chi per garantire la sicurezza di tutti rischia ogni giorno la vita per poco più di mille euro al mese.
Pur essendo consapevole che gli emendamenti inseriti da singoli parlamentari o gruppi di essi non hanno possibilità di successo se non vengono recepiti nel previsto maxiemendamento,
Maroni non ha assunto nessun impegno preciso perché questo inserimento avvenga.
Inoltre, a fronte di nostra specifica richiesta nell’ultima parte della riunione, non ha assunto alcun impegno neanche per favorire la tempestiva riapertura del tavolo per il contratto 2008/2009.
Al momento, dunque, dal Governo non è giunto nessun concreto segnale di riconoscimento di specificità e, come avevamo preannunciato, non possiamo fare a meno di trarre le inevitabili conseguenze ed avviare la mobilitazione già a partire da domani, con il primo volantinaggio a Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati.
Colleghi: oggi ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, ci vediamo in piazza

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