La mattina del 5 novembre c.a. si è tenuta presso la sala azzurra del Dipartimento della pubblica sicurezza la riunione, inizialmente prevista per il 26 ottobre scorso, per la valutazione congiunta dell’ipotesi, prospettata dal Gabinetto del Ministro dell’interno, di applicare al personale della Polizia di Stato sistemi di rilevazione automatica di entrata ed uscita dal posto di lavoro prima negli uffici centrali del Ministero, poi in tutti gli uffici della Polizia di Stato e sull’intero territorio nazionale.
La Federazione SP ha opposto un fermo rifiuto chiamando l’Amministrazione della pubblica sicurezza alle proprie responsabilità: il risultato sarebbe introdurre tra i poliziotti quella mentalità burocratica che segnerebbe la fine della cultura dell’attaccamento al lavoro e della prontezza operativa che ci fa sempre e comunque “sentire” poliziotti, inducendoci a comportarci di conseguenza senza mai operare come se avessimo “appeso il berretto al chiodo”.
La salvaguardia di questa cultura è compito precipuo del Dipartimento della pubblica sicurezza, che dovrà adoperarsi per impedire che la cultura burocratica si diffonda tra i poliziotti compromettendo l’efficienza interna e l’efficacia esterna di un’Istituzione che ha nell’opposta cultura dell’operatività la sua caratteristica più marcata ed il suo pregio più grande, cui i cittadini e la loro sicurezza hanno diritto.
Diamo atto al Vice Capo della Polizia Prefetto Paola Basilone, che ha presieduto la riunione, di aver compreso e condiviso le ragioni esposte e restiamo in attesa di verificare quali saranno le determinazioni che di conseguenza verranno assunte.
LA SEGRETERIA DI FEDERAZIONE
