ANIP – Italia Sicura
Comunicati

Questura di Roma – Prima Salva di Avvertimento – Violati i diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica

L’ANIP – ITALIA SICURA da ieri ha interrotto le relazioni sindacali con il Questore di Roma e quindi da oggi i nostri comunicati o segnalazioni saranno AVVERTIMENTI DENUNCIA dato che non vogliamo essere complici degli accanimenti vessatori dell’Amministrazione o delle degenerazioni dei fatti, tragedie o suicidi colpa dell’inerzia o indifferenza dei vertici della Questura sulle situazioni di grande dolorismo che, in alcune circostanze, affliggono tanti nostri colleghi, vittime di procedimenti disciplinari e penali a volte con valenza unicamente persecutoria.

Circostanze che devono essere affrontate quale impegno istituzionale primario e con la necessaria cautela o prudenza quella del bonus pater familias che in posizione di controllo e di indirizzo, è fondamentale per le vicende complicate, inquietanti, oscure e ingiuste. Solo con grande onestà intellettuale e umana, con una gestione autorevole e fortemente presente, incisiva e imparziale sull’operato del territorio, si può ridare dignità e serenità a chi questi valori imprescindibili vengono negati o compressi.

Quando il territorio viene abbandonato a se stesso, quando il centro non assicura professionalità nella cura di problemi che riguardano il futuro e la vita stessa dei dipendenti, quando si pone come semplice osservatore degli eventi non assumendosi le necessarie responsabilità attribuitegli, fra l’altro, da leggi dello Stato, tutto diventa opinabile, ma ciò che è peggio si possono creare le cosiddette vittime del sistema…!

Solitudine ed emarginazione poi chiudono un cerchio che spesso mette in pericolo la vita e il futuro di chi ha la sventura di trovarcisi dentro.

Noi con passione ed intelligenza non smetteremo mai di denunciare gli abusi e le vessazioni specialmente quelli privi di umanità come notificare un procedimento disciplinare ad un collega in disagio emotivo (aggravandolo) che potrebbe anche non essere in grado di esercitare, data la sua condizione psico-fisica, i principi garantiti dalla Costituzione quali i diritti alla difesa e al contraddittorio.

È una VERGONA! Approfittarsi di tali condizioni per di più strumentalmente procurate!

Non Vogliamo, Non Possiamo e Non Dobbiamo essere meri osservatori e concorrere nelle responsabilità dell’Amministrazione che non interviene nei confronti di quelli che invece vengono giustamente querelati o denunciati per gli abusi commessi.

E… sì… i colleghi delinquenti… quelli veri… quelli che infangano… che creano imbarazzo… nei cui confronti, a volte, vengono alzati muri protettivi e faziosi…!

Dove non deve essere altrettanto ammissibile nessuna debolezza… nessuna concessione, nessun patteggiamento… o oscura manovra…

L’umanità sindacale… che ci contraddistingue… ci impone la tutela dei deboli e l’indignazione per le prevaricazioni e le persecuzioni.

Roma 9 giugno 2017

Il Segretario Generale Nazionale
dott. Flavio Tuzi

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