ROMA – Una sentenza pesante della Corte Costituzionale che tutela i dipendenti pubblici, obbliga l’Amministrazione ad adeguarsi e ad attivare le necessarie procedure quali l’immediata sospensione del prelievo e la restituzione di quanto illegittimamente trattenuto ai lavoratori. La Consulta, con sentenza nr.223 del 08/10/2012, ha censurato il prelievo del 2,50% sull’80% dello stipendio, noto come “opera di previdenza”, anche per il personale della Polizia di Stato.
Il 13 marzo 2012 avevamo consigliato a tutti i colleghi di non presentare istanze o aderire ad eventuali ricorsi per non esporre gli stessi a “rischi” derivanti da un “aggravio di procedure” nel caso in cui l’Amministrazione non avesse risposto considerando che il diritto di chiedere quanto dovuto si prescriveva comunque in cinque anni per la natura economica del petitum.
L’ANIP ITALIA SICURA si è attivata presso la competente INPS/INPDAP e nei confronti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per sollecitare determinazioni a prescindere dalla richiesta degli interessati. Qualora, poi, questi Enti intendano arbitrariamente resistere, si procederà a far proporre la “messa in mora” dell’Amministrazione e ad avviare “i mezzi di gravame”.
Pertanto occorrerà attendere i prossimi giorni “senza fretta” di presentare richieste – come sta facendo qualcuno – che obbligheranno poi i firmatari ad attivare i dovuti ricorsi, ai quali ricordiamo, ancora, il termine quinquennale di prescrizione del diritto.
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