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Attacco mirato a personale del NOCS…

Oltre a un ingiusto danno una ingiusta beffa… della serie “così l’Amministrazione ricompensa i suoi uomini migliori”

E’ in atto una “strumentale e persecutoria” attività diffamatoria nei confronti di due Sostituti Commissari prossimi alla pensione che nel corso di oltre trenta anni hanno messo più volte a rischio la propria vita.

L’Amministrazione ha riconosciuto la loro dedizione che ha portato lustro alla Polizia di Stato, conferendogli promozioni per meriti speciali, encomi solenni, parole di lode e anche medaglie d’Argento al Valore.

I due Sostituti Commissari al comando di Squadre Operative coinvolte in numerosissimi conflitti a fuoco, hanno pianificato e svolto le più importanti operazioni di ricerca di sequestrati e cattura di latitanti, portando onore all’intero NOCS. Numerosi sono stati gli incarichi di scorta e Capo scorta a personalità politiche con incarichi istituzionali di rilievo nazionale, ottenendo manifesti apprezzamenti e riconoscimenti anche a livello internazionale.

A tutt’oggi l’operatività d’intervento immediato dei due Sostituti Commissari è continua e produttiva anche in qualità di Formatori e Addestratori del NOCS.

Una volta si diceva che l’anzianità fa grado e certo non solo per il rispetto dovuto ai tanti rischi corsi o le tante notti passate in bianco, ma soprattutto perché sulle spalle degli anziani poggia la tradizione del proprio reparto e la sua continuità nel tempo, la forza della fermezza e del traguardo che i giovani devono avere chiaro davanti a loro.

Siamo coscienti che questi VALORI stiano passando di moda e forse non siano neanche più insegnati nelle scuole di Polizia, ma ciò non toglie che dalla ormai note carenze non si possa in alcun modo arrivare alla gratuita denigrazione fondata esclusivamente su strumentali erronee supposte considerazioni dal sapore calunnioso.

Se tale denigrazione dovesse sfociare in un ingiusto procedimento d’incompatibilità con il NOCS o nell’avvio di un procedimento disciplinare, si concretizzerebbe un attacco mirato (con accuse fondate sul nulla) agli anziani pluridecorati del Reparto che non sono più “in auge” nell’Amministrazione perché a termine carriera.

Il Nocs è un “Reparto” ancora amato e considerato dai nostri concittadini, un gruppo di uomini d’elite addestrati, che restituisce un’immagine unita e solida in un’epoca di grande sofferenza delle istituzioni.

Non possiamo permettere che l’ombra dell’ingiustizia si allunghi su questo “corpo speciale” della Polizia di Stato allo scopo di consentire “favori” verso chi non ha nemmeno i requisiti tecnici NOCS.

Se gli interessati venissero pretestuosamente e ingiustamente allontanati dall’ufficio come vorrebbe la dirigenza, si
dimostrerebbe ancora una volta che lo Stato/Amministrazione, è distante dai lavoratori soprattutto a coloro che più hanno dato perché giunti alla fine della loro carriera. Uomini che sarebbero “rottamati” non tenendo minimamente conto del danno, non solo d’immagine professionale e del loro onore, ma anche di quello economico, ancor più grave e pesante di questi tempi, perché causerebbe la perdita delle indennità operative di incursori e di paracadutismo con riflessi sulla pensione.

Giovani colleghi siete avvisati: se dovesse passare questo sistema voi non ne sarete esenti.

Roma, 23 febbraio 2015

IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE
dott. Flavio Tuzi

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