È incostituzionale il limite d’età previsto per i concorsi interni di accesso alla carriera dei funzionari.
Nell’articolo 5 bis (inserito nelle norme di revisione dei ruoli della Polizia di Stato) che disciplina “l’accesso alla carriera dei funzionari mediante concorso interno” per titoli ed esame, riservato al personale del ruolo Ispettori in possesso della laurea triennale, i limiti di età 35 e 55 anni discriminano il personale del ruolo Ispettori e precludono illegittimamente le aspettative e le aspirazioni di progressione in carriera di quel personale.
Una norma contraddittoria ed illogica che incide sull’interesse della pubblica amministrazione violando i principi costituzionali di buon andamento, imparzialità nonché sulla disparità di trattamento dei lavoratori.
Il Dipartimento della P.S. a partire dal 2000 ha indetto due concorsi pubblici per l’accesso al ruolo degli Ispettori nei quali era prevista la partecipazione di concorrenti che non avessero superato i 32 anni di età.
Il complesso iter concorsuale si concludeva circa tre anni dopo, dando inizio ai corsi biennali del 7° ed 8°Corso per Vice Ispettore, con una differenza di due anni l’uno dall’altro.
A titolo esemplificativo, presupponendo che il più anziano dei concorrenti avesse compiuto i 32 anni di età a 35 anni riusciva a partire per il Corso e alla fine dello stesso avrebbe quindi 37 anni.
Oggi il personale che si è portato ad esempio, dopo circa 12 anni di servizio ha circa 47 anni (7° Corso) e 49 anni (8° Corso) pertanto l’Amministrazione investì a suo tempo sulla formazione finalizzata al conseguimento di una laurea in Scienze dell’Investigazione che consentisse uno sbocco di carriera all’interno della stessa istituzione.
Il limite di età di 35 anni di fatto impedisce ai colleghi del 7° e 8° Corso di progredire in carriera ledendo contemporaneamente, con grave danno erariale l’interesse della pubblica amministrazione che aveva investito in prospettiva futura.
Il Dipartimento della P.S. deve quindi cassare il limite di 35 anni come quello di 55 che viola anche il diritto alla progressione in carriera di tutto il restante ruolo Ispettori.
