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Signor Capo della Polizia

Le segnaliamo un fatto gravissimo, non tollerabile che investe il nostro Dipartimento della P.S., intacca lo spirito della legge di Riforma della Polizia di Stato, i diritti sindacali ma soprattutto i diritti di tutti i poliziotti ad avere lo stesso trattamento. Alla luce di una “pseudo” riunione sindacale tenuta da un Generale dell’Arma dei Carabinieri presso Il Servizio Sistema Informativo Interforze (SSII) affermiamo che non è più pensabile avere un Dipartimento della P.S. senza una contrattazione.

Non è più possibile tollerare l’ignoranza, nelle materie sindacali, di chi dirige un ufficio interforze specialmente se vengono posti in essere comportamenti lesivi della dignità personale e professionale del personale della Polizia di Stato.

La formazione di questi alti funzionari, prima che assumano incarichi di una certa rilevanza, è essenziale non è più possibile assistere a dichiarazioni ” non conosco la normativa sindacale” “sono stato consigliato”. Con chi si è consultato? Non ho interesse a ciò che dicono i sindacati, al loro ruolo propulsivo di partecipazione e/o condivisione nelle materie espressamente regolate dalla legge, ai richiami al rispetto delle procedure e competenze contrattuali previste. Lo spirito che ha dato origine al riconoscimento dei diritti sindacali anche per la Polizia di Stato cancellato da un ” ho preso una decisione e sposterò altro personale in questa fase transitoria e sperimentale. Questa la sostanza di un incontro giuridicamente nullo, quattro ore con danno economico per l’erario dovuta ad incompetenza di un Funzionario dello Stato con la convocazione solo di alcuni sindacati e “fuori” dalle procedure. E le altre organizzazioni? Il tutto dietro la “facciata” di un miglioramento, ottimizzazione e razionalizzazione di risorse, riduzione di uffici da tempo esistenti. Qualcuno li avrà pure autorizzati? Ci sarà stata una motivazione per averli costituiti diversi nell’ambito della stessa Direzione Centrale? Un arroganza del potere e una presa d’atto? Non ci sembra essere questo il ruolo del Sindacato stabilito dalla legge.

Sentire, poi, un altro Funzionario del Ministero dell’Interno affermare a giustificazione che nel SSII non si fa straordinario programmato ” Voi dei sindacati sapete bene che tutto il Dipartimento della P.S. non lo fa ” è gravissimo.

Non è possibile che ci siano persone che possano minimamente pensare che esista personale della Polizia di Stato di serie A, con privilegi e immune da regole, e poliziotti di serie B, invece soggetti all’ANQ, a partire dai vertici delle Questure continuamente denunciati dai sindacati per il mancato rispetto delle normative contrattuali.

Il contratto è valido per tutti i poliziotti se c’è un monte ore di straordinario questo deve avere la previsione del 40% riservato allo straordinario programmato altrimenti lo straordinario deve essere ridistribuito.

Deve esistere un controllo degli straordinari e il sistema adottato al “SSII” favorisce diciamo solo “tagli” e/o ripartizioni a discapito di chi lavora veramente solo perché deciso da una tracotante “LINEA DI COMANDO”

Nessuno deve poter fare il proprio “comodo”.

Come pure arrogarsi il diritto di poter ritardare(per fare delle elaborazioni interne che potrebbero essere fatte in altre ore) il sistema nazionale delle interrogazioni per il controllo del territorio.

Tali decisioni solo perché provenienti da un militare non possono essere “insindacabili” e non possono ignorare le possibili conseguenze per chi lavora sulla strada e rischia la propria vita e quella dei cittadini quando ferma delle persone sospette.

Come nemmeno si deve utilizzare il personale a proprio piacimento, a dispetto di ruoli e funzioni, spostarlo senza nemmeno informarlo e nello stesso tempo, però, tollerare in un ufficio, di alta competenza tecnica, funzionari che non sanno usare un computer giustificando la presenza di un addetto a scrivere per lui.

Come un agente viene punito per un semplice ritardo, chi commette nella dirigenza gravi violazione anche contrattuali deve risponderne, a maggior ragione chi dirige uffici vitali per la sicurezza nazionale del paese come l’ SSII.

Signor Capo della Polizia siamo certi che vorrà dare a questa segnalazione il giusto rilievo di contributo significando ancora una volta la disfunzione del sistema del coordinamento interforze che prevede la presenza di ” una linea di comando” di cinque Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri in un Ufficio e Divisione di tale importanza.

Roma 1 luglio 2013

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