Lex dura lex sed lex
E’ l’insegnamento primario che viene dato ad ogni studente di giurisprudenza e prima pietra di ogni ordinamento giuridico che è l’insieme delle regole necessarie per garantire una società ordinata e organizzata.
I tutori dell’ordine sono una delle categorie preposte a garantire il rispetto di tali regole.
Applaudire delle persone condannate… per di più per la morte di un ragazzo… è un comportamento assolutamente contrario alla deontologia e ai doveri di chi deve far rispettare la legge e che deve essere la garanzia e il riferimento degli appartenenti alla società.
L’applauso è nella comunicazione non verbale espressione internazionale di gradimento o solidarietà.
Fatto in un contesto congressuale nazionale di un sindacato di poliziotti fa risultare l’atteggiamento ancora più devastante per l’immagine di tutti i tutori dell’Ordine.
La natura di sodalizio che ha un sindacato nella percezione delle persone e soprattutto il carattere di rappresentanza dei poliziotti ha inficiato nuovamente e gravemente il rapporto con i cittadini già in precedenza incrinato per l’accanimento verso la stessa famiglia del ragazzo tenuto da un’altra organizzazione sindacale della Polizia di Stato.
L’ANIP ITALIA SICURA rispetta le sentenze e sostiene il diritto di difesa per cercare di perseguire una verità senza ombra di dubbio in un “equo processo” con vari gradi di giudizio come chi non condivide una regola e cerca di modificarla attivando delle procedure perché la considera ingiusta ma… l’applauso NO! Deve essere solo per gli EROI!
Il Segretario Generale Nazionale Flavio Tuzi
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