ROMA – L’ANIP ITALIA SICURA è intervenuta con Gilberto Figus Dirigente sindacale coordinatore dei Centri D.I.A., al XVI Vertice Antimafia, organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto presso Villa Montalvo nel comune di Campi Bisenzio (FI). Molti gli ospiti presenti in particolare la vedova Caponnetto (nonna Betta) accolta con calore e affetto da tutti i presenti.
Il Presidente Dott. Salvatore Calleri della Fondazione Caponnetto, nel prendere la parola ha voluto porgere un particolare saluto agli uomini della D.I.A. elogiandoli per il loro lavoro ed i rischi che quotidianamente corrono per “guarire” lo Stato dal male chiamato Mafia.
Nel corso del suo intervento, ha evidenziato che si parla sempre più spesso di lotta alla mafia ma non si fa mai abbastanza in quanto manca una visione globale del problema, sono stati fatti notevoli passi contro la Ndrangheta grazie alla Boccassini a Milano ed a Pignatone a Reggio Calabria, il modello Caserta contro i casalesi funziona, ma non basta per questo è meglio fissare dei paletti, lanciare dei segnali forti ed inequivocabili e quindi ha enunciato gli obiettivi della Fondazione per la lotta a tutte le mafie.:
“Come Fondazione noi vogliamo uno Stato che risani il bilancio con i 200 miliardi di euro delle organizzazioni mafiose italiane e straniere (2000 miliardi in Europa)
Vogliamo un testo unico antimafia, non un codice che si è dimenticato dell’ndrangheta.
Vogliamo un 41 bis (carcere duro) per i mafiosi sempre più rafforzato ed efficace.
Vogliamo che diventino reato l’autoriciclaggio e la corruzione tra privati.
Vogliamo che i soldi recuperati ai mafiosi vengano spesi per la giustizia e le forze dell’ ordine che non hanno mezzi.
Vogliamo che i testimoni di giustizia siano maggiormente tutelati così come i cittadini soggetti a rischio usura.
Vogliamo l’azzeramento dell’attuale normativa sugli appalti che non sbarra la strada ai mafiosi ed ovviamente la sostituzione con una più efficace.
Vogliamo che i beni dei mafiosi vengano confiscati ed assegnati ed utilizzati in fretta.
Vogliamo che i giudici vadano seguendo l’esempio di Caponnetto nelle terre mafiose ad occupare i posti vacanti.
Vogliamo un rafforzamento della Dia che ritorni allo spirito originario voluto da Falcone e sponsorizzato da Caponnetto.
Auspichiamo per ottenere ciò la creazione di una classe politica nuova che venga formata dall’esperienza della migliore antimafia odierna che da sola non basta a fronteggiare la mafia”.
I 500 alunni, presenti, provenienti da varie scuole d’Italia hanno applaudito condividendo gli intenti che lo Stato dovrebbe avere nel contrasto alla Criminalità Organizzata.
Piero Grasso, il Procuratore Nazionale Antimafia, nella sua relazione ha esposto i rischi che aumentano se lo Stato non rafforza le strutture di contrasto come la D.I.A. e la Procura Antimafia. Tutti i relatori hanno rappresentato la loro preoccupazione sui tagli alla D.I.A. ricordando che questo ufficio è stato pensato da Caponnetto ed affinato da Falcone e Borsellino.
Il loro sogno rischia di scomparire per oscuri motivi.
Il Senatore Lumia nel suo intervento ha invitato il Vice Capo della Polizia Prefetto Francesco Cirillo e il Direttore della D.I.A. dott. D’Alfonso, presenti tra il pubblico, a non indebolire e rendere vani i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia come si è tentato con l’eliminazione della specificità del trattamento accessorio.
– Scarica il comunicato sindacale.