Gli ultimi casi di cronaca che hanno sconvolto l’intero Paese riaprono la discussione circa le misure adottate per prevenire e reprimere la pedofilia. L’ANIP ITALIA SICURA chiede la “castrazione chimica” per tutti quei soggetti giudicati colpevoli in via definitiva di reati legati alle devianze di tipo sessuale, dalla pedofilia allo stupro. L’ ANIP ITALIA SICURA sollecita perciò il Parlamento ad integrare le attuali leggi con tale misura accessoria, che comporterà sia maggiore prevenzione per ulteriori reati, sia “benefici” per il detenuto, che può così liberarsi dai suoi tormenti. E’ importante ribadire che l’eventuale applicazione della castrazione chimica va comunque stabilita da un team di esperti nella riabilitazione, garantendo i diritti di tutte le parti coinvolte.
E’ necessaria, inoltre, la schedatura degli autori, in quanto strumento idoneo ai fini della semplificazione e dell’efficacia delle indagini su questo tipo di reati.
La castrazione chimica è contemplata in molti paesi, tra cui Stati Uniti, Russia, Corea del Sud, Svezia, Danimarca, Polonia e Canada, come misura accessoria ed è un ottimo deterrente. In Gran Bretagna, il detenuto può chiedere di sottoporsi al trattamento, che, va ricordato, non ha effetti permanenti, ma solo relativi al periodo di somministrazione del farmaco. Solitamente si tratta del medrossiprogesterone, il quale non rende il soggetto impotente, ma agisce sulla sua libido, abbassando notevolmente il desiderio sessuale.