ANIP – Italia Sicura
Sindacato

Impotenza e frustrazione non garantiscono la sicurezza

E’ impossibile non manifestare contro questo governo cieco, sordo, distratto e insensibile nei confronti delle forze dell’ordine, che si è dimostrato incapace di elaborare e sostenere un valido progetto per la sicurezza. I professionisti della politica abbondano con discorsi fondati sul sentito dire e riferiti a singoli episodi, a dimostrazione del fatto che nulla sanno in materia di sicurezza e delle esigenze di chi la fa. Non si conoscono la passione, i sacrifici e le difficoltà economiche e familiari degli operatori di polizia, i quali, invece, con abnegazione sono costretti ad andare avanti senza risorse e senza mai tirarsi indietro. Oltre la semplice rivendicazione sindacale, L’ANIP ITALIA SICURA vuole divulgare il malessere dovuto ad un senso di impotenza e frustrazione, prodotto dall’enorme distanza che separa gli operatori della sicurezza da chi dovrebbe tutelarli.

Il Presidente Nazionale, il dottor Flavio TUZI, dichiara inaccettabile lo sfruttamento dei lavoratori impegnati nella sicurezza nella convinzione che questi svolgeranno in ogni caso il loro dovere essendogli negata anche la possibilità di scioperare.

E’ vergognoso che il governo tagli risorse fondamentali per il lavoro, come gli straordinari e quindi anche i servizi per la sicurezza dei cittadini. E come se non bastasse, lo Stato non tutela chi si difende nell’esercizio delle sue funzioni per garantire l’ordine pubblico. E’ inconcepibile che gli stessi operatori debbano pagare da soli le spese mediche derivanti da infortuni sul lavoro o le spese legali, o addirittura anticipare le spese d’ufficio per partire in missione a causa della mancanza di fondi. I politici fanno propaganda comunicando dati positivi nel calo dei reati, ma si dimentica l’altro lato della medaglia. Si deve evitare che il reato venga consumato a monte attraverso attività di prevenzione. Ed è proprio la prevenzione che viene spesso a mancare, se non si possono pagare le risorse i servizi. La benzina scarseggia e auto e moto sono vecchie e pericolose. Negli uffici manca la carta per i verbali, le sedi di lavoro non sono idonee e addirittura i giubbotti antiproiettile sono scaduti. Non si garantiscono nemmeno pasti e cambi sul posto duranti i turni lunghi a conferma dello sfruttamento quotidiano di questi lavoratori.

Tutto ciò accade a causa di una cattiva gestione delle risorse che si traduce anche nella sovrapposizioni operative di enti territoriali tra le varie forze di polizia e per di più, a volte, con una diversificazione economica tra gli stessi operatori.

L’ANIP ITALIA SICURA denuncia l’uso irresponsabile di importanti fondi per continuare a finanziare progetti che negli anni si sono dimostrati fallimentari, invece di elaborare un sistema di sicurezza e mettere a disposizioni strumenti per contrastare una criminalità sempre all’avanguardia.

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