in attesa di una legge che consenta
lo “sciopero” anche alla Polizia di Stato
CASCHI con microtelecamere
ORDINI, in particolare la “carica”, registrati
GARANZIE FUNZIONALI per gli interventi nei confronti di chi viola l’Ordine Pubblico
TUTELA LEGALE e SANITARIA da parte dello Stato.
Questi i quattro punti della rivendicazione degli Operatori specializzati nell’Ordine Pubblico che domani, 28.5.2014 dalle ore 11.00 alle 15.00, incroceranno le braccia autoconsegnandosi presso i propri Reparti Mobili. Una forma estrema per denunciare l’ignavia legislativa e il disinteresse generale dei vertici dell’amministrazione dell’Interno, verso una categoria di lavoratori dello Stato che, sebbene esaltata nelle parole dei politici e dei Responsabili, si ritrova non di rado ad affrontare da sola (spese legali e mediche comprese) le scelte di altri.
In Europa è stato creato l’EUROGENDFOR, una sorta di polizia sovranazionale con compiti di ORDINE PUBBLICO e di LOTTA AL CRIMINE che sarà impiegata nelle situazioni di crisi. “Le autorità’ competenti dello Stato d’origine avranno il diritto di priorità nell’esercizio della giurisdizione sul personale militare e civile (…) per i reati derivati da qualsiasi atto od omissione commesso nello svolgimento di attività di servizio. I membri di EUROGENDFOR non potranno subire alcun procedimento relativo all’esecuzione di una sentenza emanata nei loro confronti nello Stato ospitante per un caso collegato all’adempimento del loro servizio.”
L’Europa alla sua “Gendarmeria” garantisce un’immunità pressoché TOTALE.
Il Segretario Generale Nazionale Dr Flavio Tuzi: “I REPARTI MOBILI DELLA POLIZIA DI STATO SONO UN PRESIDIO DI DEMOCRAZIA: i cittadini italiani che manifestano devono essere tutelati da altri cittadini italiani in divisa, nel reciproco rispetto di diritti e obblighi.”
Cosa c’è dietro all’inerzia della politica, del Governo, in particolare del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia?